12 dic 2016

Perché si va sott’acqua?


https://alertdiver.eu/it_IT/articoli/perche-si-va-sott-acqua

Avete mai immaginato un mondo alternativo, dove si può volare tra un picco d’una montagna e l’altro, fare capriole con strane creature, senza cadere mai? Un mondo pieno di esseri fantastici, dove ci si sente davvero senza peso ma non c’è bisogno di una navicella spaziale per arrivarci? Ecco, quel mondo esiste ed è molto più vicino di un pianeta strambo in un lontano universo, quel mondo è il Mare: il più grande luna park del pianeta Terra.

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15 ott 2016

le mucche uccidono più degli squali smascherata una specie assassina



Non c'è neanche bisogno di entrare in acqua, né di saper nuotare: basta andare a spasso per un bel sentiero, e se incontrate una mucca col venerdì di traverso... siete morti.

Solo negli Stati Uniti le mucche uccidono mediamente 22 persone l'anno, mentre gli squali 1
Vediamo i risultati del 2015
Come abbiamo detto negli USA: Mucca 22 - Squalo 1
La mucca prevale incontrasta in Austria, 2-0 Svizzera, 1-0 e UK. 4-0
Lo squalo rimonta un po' in Nuova Zelanda, ma solo nella categoria 'attacchi senza esito mortale'
Mucca 3 - Squalo 1

Un nuovo filone horror? 

Abbiamo chiesto a Spielberg se ha intenzione di rieplicare il successo di Jaws mettendo una mucca al posto dello squalo ma non abbiamo ottenuto risposta. Forse i pratoni verdi fanno meno paura dell'acqua blu.

Come salvarsi dalle mucche

Austria, Svizzera e Alto Adige hanno optato per una campagna soft di sensibilizzazione e di educazione su come comportarsi con questi animali su quali siamo certi di avere vendetta: "tanto, prima o poi... li ammazzeremo tutti" A posto, dalle mucche avremmo soddisfazione anche sulle innocenti.
Nel frattempo ecco volantini e consigli su come evitare aggressioni, come riconoscere una mucca aggressiva eccetera. Vi segnaliamo, per praticità linguistica, l'opuscolo della provincia di Bolzano. Quello in Italiano.


clicca sull'immagine escarica il PDF 


Saperne di più per difendersi meglio (dalle mucche)

http://www.provincia.bz.it/foreste/download/comportamento-in-presenza-di-animali.pdf

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/08/19/news/le-mucche-aggrediscono-i-turisti-1.9781849

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/mucche-contadini-guerra-fattorie-nuova-zelanda-997204/

https://www.thelocal.ch/20160429/swiss-region-to-protect-tourists-from-killer-cows

http://www.nationalgeographic.it/natura/2011/11/11/news/sono_pi_pericolosi_gli_squali_o_le_mucche_sapevatelo_su_natgeoitalia-651163/

http://www.independent.co.uk/news/uk/home-news/cows-officially-the-most-deadly-large-animals-in-britain-a6727266.html

https://alertdiver.eu/it_IT/articoli/imparare-ad-amare-gli-squali-intervista-a-erich-ritter

https://info-mondisommersi.blogspot.ch/

30 set 2016

thistlegorm: il relitto più famoso del mondo



Ne Il Mondo del Silenzio, di Louis Malle, il Capitano Albert Falco compie la prima immersione su un relitto affondato in Mar Rosso durante la seconda guerra mondiale e l’immagine della campana con quel nome, Thistlegorm, è subito leggendaria. Stipato con motociclette, camion, sidecar, fuoristrada, parti d’aereo, vagoni ferroviari, stivali di gomma e munizioni, (un numero incredibile di stivali e munizioni) il cargo è una vera macchina del tempo. Non avrei mai immaginato, quando vidi il film, che un giorno immergermi su quel relitto sarebbe diventato il mio pane quotidiano. >>>>

15 set 2016

IUCN : la scala del riscaldamento degli oceani è sconcertante

"La scala del riscaldamento degli oceani è davvero sconcertante con dei numeri così grandi che sono difficili da comprendere per la maggior parte delle persone."


Apre così lo studio presentato pochi gorni fa dalla IUCN, International Union for Conservation of Nature.
Uragani sempre più devastanti e sempre più a nord, lo scioglimento dei ghiacci e il conseguente innalzamento dei mari, migliaia di chilometri di preziose barriere coralline ridotte a fantasmi di loro stesse, sono solo gli effetti più visibili (e vistosi) del riscaldamanto degli oceani. Pochi conoscono però le altre conseguenze del riscaldamento. Oggi i vibrioni del colera  possono sopravvivere in Alaska e nel Baltico, e sono un centinaio le alghe tossiche per l'uomo (come la ciguatera) che stanno proliferando in modo esplosivo.
A quanto pare è stato il mare, più dell'atmosfera, ad assorbire  gli effetti del riscaldamento globale. Fino al 93%.

"Il riscaldamento degli oceani potrebbe rivelarsi la più grande sfida in agguato per la nostra generazione."

Nel 1956 il meteorologo Carl-Gustav Rossby ipotizzava che grandi quantità di calore sarebbero state sepolte negli oceani. E avvertì:

"Le manomissioni sono pericolose. La natura può essere vendicativa. Dovremmo avere un grande rispetto per il pianeta su cui viviamo."

Lo studio si può scaricare in .PDF senza costi nè bisogno di iscrizioni direttamente dal sito IUCN ed è disponibile in Inglese, Francese, Spagnolo

14 set 2016

kiribati - cronache illustrate da una terra (s)perduta


Kiribati sta affondando. A nulla varrà la danza del suo pesista alle Olimpiadi. Tra pochi anni la nazione arcipelago fatta di isole, di vite sparse per 5000km da Est a Ovest nel Pacifico, non esisterà più. L'unica vera causa è il riscaldamento globale, con il conseguente innalzamento  dei mari, come da ormai troppi anni continuano a ripetere IUCN e WWF a un pianeta di sordi.

Vedere Kiribati prima che sparisca è il sogno forse un po’ amaro di un esploratore del nostro secolo.
Due ragazzi di Milano questo sogno l’hanno realizzato..
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5 set 2016

la mia prima volta al lago: operazione ceresio pulito


Solo una persona al mondo m'avrebbe convinto a immergermi al lago. Alborelle e pareti bianche putroppo hanno guadagnato al massimo l'alzata di un mio sopracciglio. E questo lo sapeva anche lui, Nello. E Nello sapeva che non avrei detto di no alla pulizia dei fondali. Trafficare col fango e sott'acqua m'è sempre piaciuto. Più l'acqua è torbida più mi piace scavare trafficare e ravanare, alzando un botto di sospensione. E al lago strappare qualcosa al fondale, equivale a generare un fungo atomico nero nella nebbia marrone. "Io con te in grotta non ci vengo!" Era dal '94 che non facevo un'immersione in Brail. Mi mancava!

Per una serie di circostanze difficili da spiegare in un breve post, mi ritrovo con Nello e Mary Poppins, ed un'altra trentina di subacquei, a pulire i fondali del Ceresio davanti a Bissone, in Svizzera, con una tre millimetri prestata e un'attrezzatura in uno stato che spaventa i presenti.

L'Associazione Fondali Puliti Ceresio non scherza. A darci una mano a riva a raccattare ciarpame e scaraventarlo in una benna tra le panchine del lungolago ci sono i membri femmine del Municipio in elegantissimi jeans e guanti da giardiniere.


L'acqua è limpidissima, prima del nostro ingresso. E' pieno di gamberi. Mi pento di aver tolto la casa a uno di loro asportando dal fondo un vecchio, magnifico pitale in ghisa laccata. Per un sacco di creature, mi rendo conto, sono stato peggio di Katrina, ma in quanto a plastiche e altri inquinanti...
Le alghe (anzi le piantine acquatiche) non me le immaginavo così tenere, bombolose da ovetti pru-pru. Ero abituato alle foreste di kelp, quella visione vichinga, gotica post-ossianica.
Il lago invece è tenero, quasi fru-fru.

A operazione conclusa ha fatto capolino un ministro del Cantone, in polo a righine e rigorosamente senza scorta nè elicotteri, poi il pranzo offerto dal Comune sotto i portici antichissimi che ricordano la Liguria. Sì, i paesini lungo il Ceresio non ricordano tanto il Lario, quanto la Liguria. Seduto con noi c'è anche il sindaco, che decide di regalare a tutti i volontari due libri su Bissone. Li sfoglio e mi rendo conto che sono due prodotti editoriali pazzeschi, uno sugli artisti e l'altro sui collegamenti transalpini, una vecchia fissazione svizzera. Ricerche documentali vertiginose e cura editoriale all'altezza. Ve lo immaginavate voi che un Francesco Borromini, uno dei massimi esponenti del barocco a Roma fosse nato proprio di Bissone?

Bene. Alla fine mi son trovato io a ringraziare tutti: il sindaco per quei libri magnifici, l'organizzazione per l'organizzazione e Mary Poppins per aver sopportato il mio bassissimo livello estetico.
Ma soprattutto ringrazio Nello per avermi fatto scoprire un ambiente marino... pardon, acquatico (vedi che è più forte di me?) che è più che piacevole!
Soprattutto se c'è da trafficare, ravanare...


PS
Vi chiederete: ma.... possibile che uno che chiamavano Mr.Thistlegorm non abbia mai fatto immersioni al lago? In Inghilterra e per emergenza. Sopattutto nelle quarries. And You know what I mean...

http://www.asfopuce.ch/

1 set 2016

le profondità misteriose delle bermuda in un video


Navi che tornano dal passato, intere flotte scomparse, un triangolo fitto di mistero... l'ombra degli alieni?


Per ora niente di tutto questo:
A Bermuda la corrente del golfo incontra le acque oceaniche più profonde e più fredde, e gli scienziati (altro che basi UFO) la sondando alle varie profondità. Cercano di scoprire cosa sta succedendo alla corrente del golfo ai tempi del riscaldamento globale.

Godetevi il video di The Guardian: contiene quell'emozione crepuscolare e torpida di semi-veglia. Emozioni che solo la discesa e la risalita da un abisso possono darti.

Sì, perché quel 'seascape' me lo ricordo. Ero a bordo di uno di questi sottomarini nella Fossa di Cayman: coralli frusta e spirografi, bianchi, giganteschi. Il giorno s'affievoliva centinaia di metri sopra di noi, il mondo virava nell'indaco mentre scendevamo nel crepuscolo. Sotto trovate il link al racconto.
Dedicato a tutti gli abissonauti!

ricerca...
https://www.theguardian.com/environment/video/2016/aug/17/bermuda-deep-sea-exploration-ocean-video-reef-coral-research

e misteri...
http://www.dailymail.co.uk/news/article-3490072/Has-secret-Bermuda-Triangle-finally-discovered-Scientists-giant-craters-underwater-explain-ships-disappear-without-trace.html

http://www.centrometeoitaliano.it/attualita/scoperta-gigantesca-piramide-nei-fondali-del-triangolo-delle-bermuda-video-8560/

leggi il racconto  Sogni Abissali


23 ago 2016

Sorpresa! è proprio uno squalo il vertebrato più longevo del pianeta!


Sorpresa: è uno squalo il vertebrato più longevo del mondo

Vertebrato per modo di dire, questa è una storia da acque fredde...
Scopri che un essere vivente che gironzola intorno alle esche degli Inuit della Groenlandia potrebbe essere nato ai tempi di Caravaggio.
Interessante è come hanno fatto i ricercatori ad arrivarci.
Per capire l’età degli esseri viventi di norma si effettuano esami istologici sulle ossa. Disdetta! Gli squali hanno scheletri cartilaginei, non ossei. E le cartilagini hanno una vita molto diversa da quella delle ossa.
Niente paura, gli scienziati scoprono che una parte dell’occhio del suddetto squalo risponde alle loro esigenze

WOW!

Ed è così che scopriamo che uno squalo, e non un elefante, è il vertebrato più longevo del pianeta.
Ho conosciuto piante che lo battono, piante che hanno l’età di Cristo. Ma questo è un vertebrato come noi. Anche se le sue vertebre son fatte della materia dei nostri lobi auricolari.

dice la scienza:

http://www.bbc.com/news/science-environment-37047168

http://www.scubaportal.it/uno-squalo-di-400-anni.html

https://www.newscientist.com/article/2100823-worlds-oldest-vertebrate-is-a-shark-that-may-live-for-500-years/

i giornali:

http://www.repubblica.it/scienze/2016/08/11/news/e_lo_squalo_della_groenlandia_il_vertebrato_piu_longevo_in_assoluto_con_i_suoi_400_anni_di_eta_-145824450/



20 ago 2016

Pesci cattivi la Top 10



I barracuda nutrono sentimenti? I pesci balestra hanno un'etica?
Non ci importa scoprirlo. La gente cerca cose tipo: pesci cattivi e squali assassini.
Quindi, in nome della web democracy faremo contente le vostre paure ataviche: ecco la TOP TEN dei pesci più cattivi. Con molte sorprese!


10 - Murena bianca

Non vi ucciderà, al massimo vi morderà le membranine tra le dita delle manine, ma è un pesce cattivo. Vi diranno che le murenine bianche sono timide e che non si avvicinano mai. Per fortuna non sono velenose ed hanno dentini piccolini, ma se avete paura (o dite in giro che sono timide) faranno del loro meglio per farvi fare una figura da imbecilli.

9 - Sergente maggiore


Dài da mangiare ai pesci? Butti mollichelle in mare? Aspettati che tutti i pesci sergente del quartiere vengano a pretendere la loro parte mordendoti i polpacci, i tuoi piedini comodamente inseriti nelle scarpette da reef (quelle con le quali ti hanno detto che puoi camminare sui coralli). Se qualcuno ti strappa i peli in acqua, non ti sta consigliando di frequentare l'estetista...

8 - Pesce Napoleone


Eccone un altro che se non venisse nutrito con cibi stravaganti non sarebbe neanche così curioso. Molti pensano che sia un buongustaio, avvezzo alle uova sode (di gallina) e ad altre leccornie di superficie. Ebbene: quel pescione con la faccia da vitello ha una bocca telescopica potentissima in grado di frantumare teste di corallo. Fatevi mordere, lo racconteranno sui giornali specializzati e non!

7 - Cernia


Non ve l'aspettavate vero? Se dar da mangiare agli animali selvatici comporta subire la loro irriconoscenza, la cernia è il peggiore degli irriconoscenti: aspira il cibo e non fa più uscire niente grazie alle sue numerose fila di dentini e alle sue mascelle robuste. Aspettatevi quindi un bel guanto rovesciato fatto con la vostra pelle. L'acqua salata sulla carne viva sarà un'esperienza indimenticabile.

6 - Barracuda


Un vero mito di cattiveria con un perfetto physique du rôle, lo guardi in faccia e dici: è un bastardo dentro. La sua cattiveria, come in tutti i precedenti casi, è proporzionale alle cibarie che sparpagliate in acqua per attirare i pesci e farvi un bel selfie. Le migliori lesioni si ottengono spruzzando formaggio fuso con le bombolette. Provare per credere.

5 - Balestra titano 


Eccone uno brutto e cattivo. Il balestra titano quando protegge le uova attacca chiunque si avvicini al suo territorio. L'area che difende a muso duro è un cono con il vertice proprio sul nido che si allarga verso la superficie. Ma attenzione: i balestra titano di Woodhouse Reef inseguono i subacquei fuori dal loro territorio per centinaia di metri, fino a Jackson Reef. Pare che rosicchi le shamandure per mandare le barche a sfracellarsi contro la barriera.


4 - Torpedine


Siete dei preziosi chirurghi? Dei missionari? Dei benefattori? Alla torpedine importa una cippa. Se la toccate vi dà una scossa che può raggiungere i 30 Ampere ed un voltaggio dai 50 ai 200 Volt, con un effetto simile a quello del famoso asciugacapelli (non quello a batterie) nella vostra vasca da bagno: può quindi tramortirvi o uccidervi friggendovi seduta stante.

3 - Pesce pagliaccio


Nemoooo????
Sì e per fortuna per voi è piccolo.
Non lasciatevi ingannare dal suo aspetto e dai film della Disney. E' territoriale e brutalmente aggressivo. Tra subacquei si è spesso ipotizzata la terribile eventualità di un pesce pagliaccio post Fukushima, un mutante di due metri. Solo l'ipotesi farebbe gelare il sangue a uno squalo balena, o a un apneista con il fucile in mano. Ecco il Vendicatore Arancio delle Barriere.

2 - Pesce pietra


Avete presente un ammasso mimetico di bitorzoli che saltella qua e là sul reef in attesa di vittime distratte da uccidere? Eccolo, lui se ne frega di chi siete, chi votate, se avete la Porsche in garage o se vi piace Donald Trump. Non gli importa una sega che non siete commestibili: se lo toccate potreste trovarvi a pregare che vi amputino la parte del vostro corpo che l'ha fatto.

1 - Cafonauta


Vi aspettavate lo squalo qui, vero? Invece no!
Il cafonauta merita a pieno titolo il primo posto nella Top-Ten. Ignorante delle regole e dei palloni segnasub colpisce casualmente e senza preavviso, solo per dar sfogo a un ego borioso da cinepanettone. Insomma è una (bruttissima) specie di superficie che miete vittime con eliche affilatissime. Decisamente fuori controllo, il cafonauta è il più feroce tra quelli in giro per mare.

Adesso direte: ma il cafonauta non è un pesce.
E certo che non lo è, ma se scriviamo 'specie marine' la webdemocracy non ci fila, e il messaggio non passa.

Aiutateci nel nostro sforzo di divulgazione condividendo questo articolo. Ma soprattutto condividendo questi link:  daneurope.org incidenti da elica


Per saperne di più
http://www.daneurope.org/web/guest/propeller-injuries

http://claudiodimanaoblog.blogspot.com/2016/07/fulmini-peggio-degli-squali-30-morti-in.html
https://en.wikipedia.org/wiki/Electric_ray
DAN Europ org. incidenti da elica

offetto da:



31 lug 2016

Fulmini peggio degli squali: 30 morti in un giorno solo. Uccidiamo i fulmini!

Il pinna bianca oceanico responsabile degli attacchi a Sharm nel 2011. Proprio lui. Foto di Marco Daturi 
(ANSA) - NEW DELHI, 30 LUG - Almeno 30 persone sono morte e altre 36 sono rimaste seriamente ferite a causa di fulmini oggi in diverse località dello Stato nord-orientale indiano di Orissa. Lo riferisce Odisha Tv.
    I distretti dove è stato segnalato il maggior numnero di vittime, precisa l'emittente, sono Bhadrak (8), Balasore (7) e Khurda (6). I fulmini, particolarmente numerosi oggi, sono un prodotto di intense piogge monsoniche che si stanno abbattendo in queste settimane in numerosi Stati indiani e che tradizionalmente colpiscono contadini al lavoro nei campi e abitanti dei villaggi rurali.
    Un alto responsabile di Orissa impegnato nei soccorsi ha indicato all'agenzia di stampa Ani che informazioni stanno affluendo da vari dipartimenti lasciando presupporre che il bilancio delle vittime aumenterà.
Fulmini assassini, in un giorno hanno fatto più morti degli squali in cinque anni.
Soprattutto tra chi non si sarebbe mai sognato di avventurarsi in mare.

Uccidiamo i fulmini.

23 lug 2016

Yakushima

La spiaggia di Inakahama, è il luogo del Giappone più frequentato dalle tartarughe marine. Su questa spiaggia, la più lunga dell’isola di Yakushima, ogni anno tra maggio e agosto più di cinquecento femmine di varie specie arrivano a deporre le uova... >>>

12 lug 2016

Immersioni da sogno: Shark & Yolanda Reef

Non c’è bisogno di entrare in acqua per capire perché Shark & Yolanda Reef è tra le dieci immersioni più belle del mondo, basta guardare una mappa. Lì intorno le rocce giallo ocra del deserto precipitano a capofitto verso la Grande Fossa Tettonica che separa la placca africana da quella arabica, creando di fatto il Mar Rosso e il Golfo di Aqaba. Ed esattamente lì, sulla punta meridionale del Sinai, due reef gemelli affiorano dall’abisso...
              Leggi tutto >>>

24 mag 2016

perfect day


“Ci sono otto soli nel cielo, otto!” Mary Poppins mi sveglia così al mattino e mi chiedo in quale sistema, di quale galassia sono finito. Uno con otto soli.

Cliccate QUI e trovate il mood giusto per tutto il pezzo (se non ce l’avete già)

Scendiamo le scalette che dai borghetti alti e infrattati - a quanto pare infestati da daini - ci portano giù a mare. Io, Mary Poppins ed Enrica, la regista tatuata di questo ennesimo evento subacqueo, ci precipitiamo giù in spiaggia, al Triton Diving Club. La spiaggia è bianca, il mare è calmo e trasparente. Non c’è una nuvola in giro. 

Just a perfect day. 


Una giornata perfetta. Il gommone fa avanti e indietro. Bombole e briefing. Il diving è ben organizzato, logisticamente impeccabile. Tommaso, istruttore tecnico, mi riconosce e mi stritola la mano. È andato alla ricerca dei luoghi mitici: le targhette del Pirates’ bar coi nomi del club dei 100 e il famoso scalino dove fu avvistato l’elefante rosa. 
Lui non lo sa ma sono più emozionato io di lui di questo incontro: Tommaso, se mi leggi scrivimi! Sta per partire la storia completa del club dei 100, con contributi eccezionali, sarai il primo a conoscerne gli sviluppi, giuro.

La presentazione sotto il gazebo inizia alla chetichella, c’è poca gente. Ma attimi dopo tutto sembra fermarsi. In tanti arrivano in spiaggia ad ascoltare i miei racconti. Intervengono, ridono, ridiamo. Sono in mezzo a subacquei veri, c’è un’altissima densità di cani salati, quelli che ho nel cuore, quelli che iniziano a stare meglio solo a tre metri dal bagnasciuga o dalla banchina. Ti parlano di Sudan e di Mar Rosso riconoscono i disegni.


Poi parte il gommone ‘dedicato’. Io, Mary Poppins, Alex, Valter e Fabio. Riccardo e Marica, del Triton Diving Club, restano in superficie. So già che patirò un freddo cane, ma chissene. Fabio e Ric li conoscevo via mail, tutti li conosco meglio sott’acqua. Un grongo e una murena nella stessa tana, uno spirografo di dimensioni abissali, salpe che brucano, orate e dentici in azione. Le tane sono quelle delle piovre di Paperino. Lo capisci dalla dimensione di sassi che i tentacolati hanno accumulato intorno al buco e dalla dimensione delle ventose. Piovre giganti.


Torno infreddolito, stavolta più di Mary Poppins che ha una sei millimetri e mezzo e io una cinque. Le sorprese non sono finite: scendendo dal gommone ci viene incontro Nello, il nostro guru d’acqua dolce.
Sulla spiaggia ormai c’è ombra e dobbiamo provare UGO, una specie di Mojito fatto col vino bianco fermo. Ci sistemiamo al bar ristorante e ci raccontiamo storie e esperienze finché la luna non diventa rossa sull’orizzonte del mare.



Allora qualcuno pensa che è ora di andare, anche la luna è al tramonto. Abbiamo fatto tardissimo e ci toccherà ciabattare su, in cima al borghetto infestato da daini.
What a Perfect Day

Grazie
Riccardo, Marica, Alex e tutto lo staff del Triton Diving Club
Enrica Coltello – Ulrike Knife – che ha concepito e attuato l’evento
Fabio e Valter, di Subtruppen, per le loro storie.
Innumerevoli altri che sono intervenuti
Tutti voi e noi siamo stati protagonisti di un
Perfect Day

“You're going to reap just what you sow” 

Raccoglierai ciò che hai seminato, canta Lou Reed

E questo è un augurio che vale per tutti noi


Grazie ancora ragazzi e ragazze

...per un giorno perfetto


9 mag 2016

Il 15/5 in Sicilia con il DAN Road Trip, il 22 in Liguria con lo Shamandura Day!


Che la sicurezza subacquea sia la buona novella, soprattutto alla luce delle ultime scoperte, non mi ha mai lasciato dubbi, ma diffonderla in modalità itinerante ha qualcosa messianico, taumaturgico, potentemente salvifico, ma soprattutto divertente come sanno esserlo scanzonate avventure on the road. In una parola: geniale.
Lo sa Thomas Canyon, e lo sa soprattutto il DAN, che con un pick-up carico di attrezzature scientifiche e buone novelle ha deciso di 'itinerare' per i diving e quindi le spiagge e i vari corpi d'acqua d'Europa.

E mentre penso che sarebbe proprio una super-figata fare almeno alcune tappe con loro, ecco che si paventa l'occasione. E' come se un ditone indice dal cielo attraverso una nuvolaglia brontolona m'avesse puntato. Poi il vocione: 'Ehi tu! Sali a bordo! Ho un lavoro per te." Sarò così "l'embedded blogger", per due tappe:

domenica 15/5 a SANTA FLAVIA, in SICILIA (PA)
e il 17/5 a MALTA
Yeeesss!

Ma non finisce qui!

Altrove qualcuno sta rimuginando un evento subacqueo per tutti gli orfani della Shamandura, che non è morta, ma se n'è andata a spasso per un po' in cerca di se stessa, lasciando tutti i suoi figli a titubare in punta di pinna come anatroccoli sul bordo di una fontana barocca chiusa per restauri.
E al Triton Diving di Bergeggi s'inventano lo SHAMANDURA DAY, in onda il 22 corrente mese (Maggio) alle coordinate indicate con una presentazione dell'ultima opera del sottoscritto ed un breve intervento audio-visual-show


Insomma: ricordatevi le due date italiane:

15/5 - SANTA FLAVIA (PA) Sicilia, al  Blue Aura Diving Club

17/5 - Malta

22/5 - Bagni Stella Maris, Bergeggi (SV) Triton Diving Club

Io ci sarò e voi?



Per saperne di più, leggi i programmi

Dan Europe Road Trip

https://www.facebook.com/DAN-Europe-Divers-Alert-Network-Europe-134944209887036/

https://www.facebook.com/Blue-Aura-ASD-2040647122741515/?fref=ts

http://www.blueauradivingclub.it/

http://www.stellamarisbergeggi.it/




1 mag 2016

tutti gli hemingway de l'avana


Inizia con 'Tutti gli Hemingway de l'Avana' un resoconto su Cuba. Uno snapshot senza pretese, preso a cavallo di un cambiamento. QUI >>> 

25 apr 2016

caraibi è ora un libro per nina

I diritti d’autore di questa terza edizione (solo digitale) di Caraibi andranno a sostenere le cure per Nina, una bambina affetta da una rara sindrome polimalformativa. Visita il blog di Nina: 
Sostieni Nina con un eBook a Euro 4,99!





SINOSSI
"Macumbe, magie, tesori sommersi e nobili braccia di terrenissimi pescatori e contadini - storie arricchite dallo sguardo attonito, acuto e innamorato di un uomo profondamente europeo che dell'Europa si è lasciato alle spalle luoghi comuni, preconcetti e stili di vita preconfezionati". Nel mezzo di continui cambiamenti "Caraibi" si colloca come un libro di fotografie, di istantanee prese nell'attimo in cui l'antico ed il tribale sono ancora visibili prima di evolversi, o di perdersi, in qualche nuova forma di società, ma anche quadretti dell'attimo dopo, dove il sopravvento della modernità non può fare a meno di lasciarsi dietro nicchie surreali ad uso di nuovi sogni di fuga e squallidi neo-pirati. Un libro di fotografie, dunque, ma sempre con il mare sullo sfondo. Un mare onnipresente, vettore dell'anima ancestrale. 

18 apr 2016

la pesca eccessiva fa più danno dell'inquinamento


Red. Fattoria
«Il danno causato agli oceani mette a repentaglio la sicurezza alimentare di tre miliardi di persone. È un problema di sicurezza globale». John Kerry, Segretario di Stato Usa, 15 giugno 2014. A quella frase durissima quanto autorevole pronunciata davanti ai delegati di 80 nazioni seguì un anno dopo il documento del WWF, il «Living Blue Planet report», giudicato da La Stampa come «il più dettagliato e agghiacciante atto d'accusa mai redatto sull'estinzione delle specie marine». Sversamenti di petrolio, inquinamento da plastica e microplastica, fertilizzanti e acidificazione dei mari concorrono a distruggere l'habitat di innumerevoli specie, ma secondo un numero sempre più consistente di scienziati, come Boris Worm, ecologo marino della Dalhousie University, è l'overfishing, o pesca eccessiva, il problema più grave: «peggio dei cambiamenti climatici, peggio dell'inquinamento». Il nostro Claudio di Manao ha approfondito per noi il tema.

 Il "Living Blue Planet" report

 Bycatch

4 apr 2016

cozze, marketing e piattaforme: una storia italiana


Tutto cominciò quando in Adriatico, in piena era delle trivellazioni, si scoprì che la parte immersa delle piattaforme offriva un ambiente perfetto a quella prelibatezza nazional popolare che, a seconda della ‘vostra’ provenienza e non della ‘loro’, viene chiamata cozze, mitili, muscoli o peòci. C’è qualcosa di meglio di un traliccio a mezzacqua per dare una casa accogliente a questi gustosi bivalvi? Era il 2014 e qualche folletto del marketing ebbe una grandiosa intuizione, vide la possibilità di rilanciare mediaticamente l’improbabile simbiosi tra pozzi petroliferi, cozze e raccoglitori di cozze. Una interazione dove corpi estranei, come le piattaforme dell’Eni, e gli scozzonatori cooperativi avrebbero portato valore aggiunto (grande parola chiave dell'era 2.0) alla ‘missione aziendale’ di ‘sostenibilità.’ Purtroppo i folletti, generatori di tempeste di parole chiave, non sapevano con chi avevano a che fare. La cozza.

Godetevi l'intero articolo su ImperialBulldog
 >>>
http://www.imperialbulldog.com/2016/03/17/cozze-di-piattaforma-pesantissime/#attachment wp-att-15797/0/

18 mar 2016

il missing diver è l'incidente inaccettabile - come evitarlo





















15 Agosto 2015,in un’isola paradisiaca del Borneo, durante un immersione, quattro giovani subacquei scompaiono: tre italiani e una ragazza belga. Sono passati molti mesi e non sono stati ancora trovati, continuiamo tutti a sperare che siano ancora vivi su qualche atollo sperduto, e con qualche ragione: in quelle isole c’è acqua e cibo. Casi del genere, anche se estremamente rari, sono angoscianti, spiazzanti. E vai a spiegarlo ai dispersi, alle famiglie dei dispersi che il loro è un caso rarissimo: il sapere di rientrare, se stessi e i propri cari , in una casistica limitata non consola. Mai. Quanto il perdere dei subacquei in mare, un incubo già esplorato e sfruttato dai media e da un certo cinema sensazionalistico, è un evento che non dovrebbero verificarsi mai: il missing-diver è l’incidente inaccettabile.

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14 mar 2016

un polipetto piccolo piccolo - fatevi mordere

Hapalochlaena lunulata
Ve lo ricordate il film con Alberto Sordi 'Un borghese piccolo piccolo'? Quello dove un travet per vendetta si trasforma in un killer spietato? Bene, adesso però immaginate non un ragioniere sfigato, ma un moscardino, uno di quei cosini piccoli piccoli, con tanti tentacolini che di solito trovate nei risotti, negli antipasti e nei fritti di pesce di qualità. Ecco. Ci credereste che quello vi ammazza quasi con lo sguardo?
Il suo è il veleno animale più potente del globo terracqueo, cioè cinquanta volte più potente del veleno del cobra, trenta volte quello del ragno delle banane, cento volte più potente del cianuro di potassio!
Una creatura da non perdere!

Quale occasione migliore per far scrivere ai giornali che la subacquea è pericolosa e che di subacquea si muore?

Dove trovarlo

Il polipino dagli anelli blu, così si chiama , lo trovate in cima ai reef semi-affioranti, negli anfratti poco profondi delle calette poco accessibili, in una vasta area che parte dall'Australia, passa per il sud del Giappone, le Filippine e l'Indonesia, fino a Sri Lanka. Insomma, c'è l'imbarazzo della scelta.

Come trovarlo

di solito la sua tana rassomiglia quella di qualsiasi altro polpo: è piena di gusci e zampette di crostaceo fuori dal pertugio, ma in scala: fuori della tanina del polipino troverete guscini di telline piccoline, esosceheletrini e zampettine di gamberettini piccolini.

Come farsi mordere

Il polpo dagli anelli blu, Hapalochlaena lunulata, ha due veleni contenuti in due ghiandole salivari differenti: uno lo usa per immobilizzare le sue prede, l'altro una potentissima tetradotossina, o TXX, per neutralizzare i suoi predatori.
Se lo vedete color sabbia ha intenzione di usare il veleno meno letale per voi. Ma se vedete gli anelli blu è il momento buono. Gli anelli blu sono un po' come la coda grossa nel gatto: se li vedete è incazzato.
Quello è il momento per manipolarlo e farvi degli splendidi selfie da mandare alla mamma e alla zia che ha sempre avuto paura del blu e di tutte le brutte cose cattive che stanno in agguato dentro quel terribile blu.


Come uccide

La morte può sopraggiungere in alcuni minuti come in poche ore. Il morso è indolore, quindi è facile che non ve ne accorgiate nemmeno. Ma di tutto il resto sì: inizia con semiparalisi, stato confusionale, nausea, vomito, diarrea (vi cagherete addosso), emorragie interne, poi la paralisi dalle estremità raggiungerà il sistema respiratorio e bye-bye. Resterete comunque coscienti, quindi morirete con onore, non come quelli che fanno ricorso  a droghe.


Sarete degli eroi della subacquea.
Grazie a voi il mondo si accorgerà che la subacquea esiste e, soprattutto, è pericolosa!





leggi anche:
come farvi mordere dalle specie marine
come farvi pungere dalle specie marine

2 mar 2016

subacquei cattivi in versione cartacea all'eudi

Tornano più in forma che mai i Subacquei Cattivi!
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a 14,00  Euro


13 feb 2016

Come farsi pungere dalle specie marine - e far parlare i giornali di quanto la subacquea sia pericolosa


Nel post precedente abbiamo affrontato gli aspetti del farsi mordere dalle specie marine. Parlavamo quindi delle specie coi denti. Ora invece rivolgeremo lo sguardo (e le nostre migliori intenzioni) alle specie dotate di spine, aculei, nematocisti, ghiandole velenifere e organi elettrogeni. 
Insomma animali in grado di bruciare, urticare, avvelenare, folgorare.
Scoprirete che farvi pungere è estremamente più facile che farvi mordere. 
In sostanza: tra una cubomedusa e un o squalo toro... non c'è paragone!

Come iniziare. Il nostro consiglio è quello di allenarvi con le specie che non si muovono. Tutti i coralli urticanti sono stanziali, anzi immobili.
Potete cominciare con loro. 


Corallo di fuoco


Le migliori soddisfazioni aspettatevele da lui, Millepora dichotoma, è quello che vi darà più certezze ed immediate bruciature. I suoi nematocisti, a seconda della superficie colpita, producono ustioni anche di grave entità. Per ottenere il minimo risultato è sufficiente toccare il corallo, che si trova un po' ovunque ma soprattutto in cima ai reef e sulle catene delle boe. Potete anche muovere le braccia mentre cercate di mantenere una sorta di assetto, aggrapparvi alla barriera per fare una foto, ma anche passeggiare senza scarpette da reef (quelle consigliate dall'agenzia di viaggi) sulla barriera, fare surf con la bassa marea etc.
Agli intenditori 
consigliamo di rotolarsi sopra un corallo fuoco senza protezioni di sorta. 
L’ulcerazione prodotta costituirà un’ottima porta d’ingresso per infezioni e gravi malattie. Se poi vi piace frequentare posti lerci e infestati da mosche (posti che spesso si associano ai coralli fuoco) potete stare tranquilli che una magnifica setticemia non ve la leva nessuno!
Il record della creatività ce l'ha un russo. L'ho visto io mentre nascondeva un pezzo di corallo di fuoco nel costume da bagno!
L'episodio è descritto ampiamente in Subacquei Cattivi, che vedete a fianco.
distribuito da Amazon etc. e in versione cartacea nelle librerie


Rotolarsi tra meduse e altri idrozoi può portare a risultati grandiosi!


Tampabay journal
Tra gli esseri più velenosi vi segnaliamo volentieri la Physalia physalis, nella foto in apertura dell'articolo. Detta anche medusa portoghese, ha meravigliosi tentacoli che, se allungati, possono arrivare fino a 50 metri! Questa medusa è in realtà una magnifica colonia di velenosissimi polipettini. Piccoli ma tutti stronzissimi, tutti capaci di secernere una vasta gamma di veleni (ben dieci veleni diversi!) per molti dei quali non esiste ancora un antidoto.
Lasciatevi quindi avvolgere dai lunghi tentacoli filamentosi come da un morbido boa di piume di struzzo. Questa splendida creatura vive vagando sulla superficie di quasi tutti i mari e, con un po' di fortuna e di costanza, potrete incontrarla anche voi. Soprattutto in giornate di calma. Una volta avvistata agitatevi e rotolatevi sotto la sua parte galleggiante, dove si dispiegano interminabili tentacoli. Lasciatevi quindi avvolgere, lasciatevi sopraffare da ben dieci veleni diversi, avvoltolandovi per bene prima a destra e poi a sinistra. E se qualcuno si avvicina con dei guanti di gomma o con dell'acqua calda , mandatelo affanculo e godetevi il veleno in tutte le sue nuance più seducenti.

Ma la vera manna per chi vuol farsi veramente male manipolando gli idrozoi è la cubomedusa.



da non fare:
i guanti!
Questo esserino delle meraviglie s'aggira in tutti i mari della regione Indo Pacifica, quindi un incontro ravvicinato è tanto auspicabile lungo il sontuoso Great Barrier Reef australiano quanto nella Malesia salgariana, alle isole Colf (le Filippine). Purtroppo, però, è un animale raro e quasi invisibile, quindi ogni rendez-vous va pianificato con passione e pazienza lungo itinerari subacquei di grande valenza esotica.
Lasciatevi stregare dalla carezza del mare sulla pelle nuda 7 o 10 giorni dopo il plenilunio ad Anauma Bay, Hawaii. Oppure lasciatevi avviluppare dalle acque cristalline di un giorno di calma tra ottobre e maggio nel nord dell'Australia, attendendo il tocco sensuale di finissimi tentacoli lunghi fino a tre metri. Rotolatevi senza fiato nelle voluttuose spire della cubomedusa.  L'antidoto c'è, ma difficilmente farà in tempo a salvarvi. E anche se qualcuno s'avvicina con dell'aceto, mandatelo affanculo e godetevi la perfetta architettura di un attacco chimico ben pianificato al vostro sistema nervoso centrale in tutte le sue incredibili sfaccettature. La morte sopraggiungerà in pochi minuti, e lo farà in una cornice tropicale, veramente esclusiva.

Pesci pietra e scorpioni


Perennemente zitti, mimetizzati e in agguato (che bella la parola inglese lurking, che le riassume tutte e tre!) Scorfani, pesi pietra e pesci leone, o scorpione, o Pterois volitans, sono tutti parenti stretti e tutti hanno spine, aculei e altre cose che possono diventare il centro dell'attenzione durante le vostre vacanze, possono decidere tra la vostra vita e la vostra morte, mettere in ansia un sacco di gente attorno a voi, anche quelli che non hanno mai saputo una cippa di voi, né gli interessava sapere che siete morti o finiti all'ospedale. Le tracine sono esserini di poco conto.

Le torpedini 


sono quelle bestiole che sembrano la versione pudding delle razze o pesci-palla insabbiati, ma che conoscendo i giapponesi e la loro grande capacità di aggirare i veleni sistemici, hanno deciso di affidarsi all'elettricità. Purtroppo è difficilissimo morire, o finire all'ospedale, per la scossa di una torpedine o di un stargazer, quindi... non considerateli neanche.

IL TOP


Il top non è un essere che punge ma uno che morde. Sì, è vero andrebbe messo di là, ma mi sconquasserebbe un massimo sistema: tra pungere e mordere la differenza sta nella provocazione, nella manipolazione: toccare o non toccare, veleno e non veleno.

Lo pubblicherò presto
perché merita un discorso a parte

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